lunedì 19 marzo 2012

E MI FATE L'OCCHIOLINO. PLIN!


In questo momento prezioso di silenzio, di tranquillità, dove tutti dormono... Voglio pensare a voi.
Sono quasi le quattro del mattino.
Shhhhhh. Tutto tace. No! Ho sentito una macchina passare. Hehhehehe. L'unico segno di vita. Ora ancora il silenzio.
Mi è passata davanti una vostra foto. Che belli. Che fortuna aver avuto dei genitori. Purtroppo non accade a tutti tutti. E dei genitori come voi, naturalmente. E soprattutto per così tanti anni.

Adesso non ci siete più, ma chissà perché non sento la vostra mancanza.
Ancora no.
E voglio fare un sognetto.
Vorrei immaginarvi insieme, che vi incontrate da qualche parte.
Non so. Sulle nuvole.

Tu papà porgi la mano alla mamma. La stavi aspettando. "Nonostante tutto"... :-)
Il tuo è un gesto nobile, aggraziato. Elegante. Come sempre sei stato.
E tu mamma gli prendi la mano. Sei un po' stupita.
Non riesci a capire bene dove sei e che succede.
Ma come sempre ti lasci andare, fiduciosa.
Vi abbracciate.

Mi date le spalle e iniziate a camminare. Vi allontanate. Siete felici.
Le nuvole vi avvolgono.
Arrivate davanti a una specie di porta.
Papà te la apre, mamma.
E improvvisamente con un boato muto compare un grappolo di amici.
Sbeng.
Cambio di scena. Verso di me ancora tutto quel mare di nuvole. Vuoto e lento.
E lì in fondo voi inondati di gente.
Vi vengono incontro.
Alcuni con le mani alzate, altri aperte.
Tutti contenti di rivedervi.
Vi abbracciate, vi baciate. Con alcuni vi fate anche un balletto buffo...
Nell'aria c'è musica, anche se non si sente!

Eh sì.
Ormai siete tutti "di là". Qui di voi è rimasto ben poco..

Già state iniziando i vostri soliti giochi, vi state raccontando un po' di vita vecchia. Sembra che tutto sia finalmente tornato come prima. Solo che siete più felici. Più "leggeri"...

Non so. Vi vedo vestiti di bianco. In lino. Con il cappello hawaiano in testa. Gli occhiali da sole. C'è tanta luce.

Giorgioooo.....
Augustaaaaaa...
Vittoriooooo...
Ameliaaaa...
Mei....
Alberto...

La scena si ferma con questo movimento. Eterno.
E papà però si volta verso di me. Tutto si blocca, come in uno stop di pellicola. Allora anche la mamma mi guarda.

E mi fate l'occhiolino...

Non è bellissimo?

Ciao mami papi.





????????E i Brillanti???????

sabato 17 marzo 2012

QUALCOSA E' CAMBIATO - Ma non è un film...




Jolie Janet che fai?
Oggi camminavi nella folla. Ti ho vista.
Il tuo sguardo era sereno. Alzavi gli occhi al cielo, come per portargli via ancora più energia di quella che cresce in te.
Giorno dopo giorno.
Il tuo sguardo è fermo, nobile. Tranquillo. E'... invulnerabile.
Ho visto che ridevi nel vedere la vita scorrere nei corpi delle persone che incontravi. Nelle case che quasi parlavano, come anche nei negozi, nei lampioni, nelle auto.
Tutto aveva un'altra luce. Le ambulanze che passavano: miii mooo, miii mooo... Il vigile che fischiava al pistola che voleva fare il furbo: fihhhhhh, fihhhhhhhh....
Le scemette che ridevano mangiando il gelato, il ragazzotto che sapeva di bagnoschiuma. Mmmmmmm. Che tenero.

Diccelo.
Sorride silenziosa e abbassa un po' il capo. Di sbieco. Dolcemente. Nella sua voce si sente una pace disarmante. Come quella di una persona che è riuscita a salvarsi dopo aver visto la morte in faccia.
- "E' vero. E' così.

Adesso sto bene. Mi sento forte. Sapessi come sono tranquilla. Penso che in tutti questi anni il mio io interiore (la mia anima) si fosse addormentato. Ora si è risvegliato. Finalmente riesco a essere me stessa. Prima non facevo che correre, che sbattermi di qua e di là. Poverina. In tutto questo tempo (tantissimo!) non ero mai riuscita a fermarmi. Ad accarezzarmi. A capirmi. Vivevo tutto senza partecipare. Non ero che un corpo in balia dell'improvvisazione.
Ma ora (e così sia) qualcosa è cambiato. Beh... qualcosa... TUTTO è cambiato.
E' vero.
Grazie di averlo notato."

Infatti io lo so che ora li senti i profumi Jolie Janet.
Che li vedi i colori. Che ascolti le persone, le loro voci. Il loro cuore.

Ma cosa ti è successo JJ?

- "E' che non potevo farcela da sola. E' che ho sempre avuto bisogno di lei."

 ????????????????? (Incomprensione)

- "Hahahahaha... Sì eccomi ancora a parlare di lei. Lei, lei, lei tutta la vita.
La mamma.
Incredibile.
Insomma è difficile da spiegare.
Ascoltami attentamente.
Lei, la mammina, era sempre stata dentro di me. Come tante volte ho già cercato già di spiegare. Mi aveva messa al mondo e mi aveva sempre tenuto la mano.
Poi tanto tempo fa a un certo punto mi ha abbandonata. Il perché non lo si sa.

Era sempre viva e vegeta, era sempre nel suo ruolo di mamma, ma aveva rotto con me.
E non c'è stato niente da fare.
E così, senza saperlo da quel momento in poi senza di lei non sono più riuscita a "percepirmi". A essere una persona completa.
Come spiegarlo? Ero come un fiore spezzato, un mocio mezzo pulito e mezzo sporco, un metronomo scombinato.
Un pesce che si sbatte, perché esce dall'acqua troppo spesso e fuori... puff puff puff..."

Hehehehe. Che buffa.
In effetti è vero, Jolie Janet
Ti vedevo saltare sui tavoli, ballare ore e ore. Ridere senza un perché. Animaletto sperduto.


- "Sino ad arrivare a oggi. A oggi che la mia mammina se n'è andata. Ha abbandonato il suo corpo. Ed è ENTRATA in me.
Mi ha quindi ripreso la mano. E io sono tornata a essere fortissima. Perché lei mi protegge. Mi sostiene sempre e ovunque.
Non è fantastico?"

Ti volti e te ne vai. Continui il tuo cammino. Vuoi godere di ogni minima cosa. Vuoi "godertela". Senti una forza incredibile crescere dentro di te. Sei due persone, di cui una potentissima.
Sarà mai possibile?

La tua mamma è morta un mese fa. E si è messa al tuo fianco per darti ancora la mano. Come quando eri piccola.
Sai, è probabile che mentre era in vita non poteva più possederti. Siccome tu dovevi crescere, aveva pensato di doverti far andare con le tue gambe. Se no sarebbe stato anacronistico. Innaturale. Sbagliato.
Che questo succeda solo a te o a tutti non lo sappiamo.

Il fatto è che tu sei diversa ora.
Guardati: i tuoi passi sono decisi. Ti vedo al rallentatore, dove i tuoi capelli lucidi e morbidi fluttuano al ritmo della camminata. La tua pelle è levigata e il tuo corpo sinuoso.
Come in un film... Hehehehehehe... Con anche il suono di una musica particolare. Studiata per te.
Il male ti rimbalza addosso e tutto si colora di gioia.


Ci sono tante e poche parole per esprimere tutto questo.
Userò le più semplici:
E' BELLO! E' BELLA. SEI BELLA JOLIE JANET. La luce ti esce da ogni poro.

E te lo meriti... Certo. Sono passati tanti anni... troppi.
Tanti anni...
Troppi.
.....
Troppi.

Sì qualcosa è cambiato.
Molto cambiato...
Cambiatissimo.


                                                             Cazzo! (cit. Nonna Bubba)