giovedì 14 aprile 2011

Perché camminando trascinava i piedi?

- Vieni da me oggi?
- Lo chiedo alla mamma.
- Dai, che giochiamo a nascondino e quando siamo stufe facciamo un bel bagnetto in piscina.
(Ci si vedeva solo d'estate al mare. Lei era di Roma e per anni siamo sempre andate nello stesso posto in vacanza).

E poi arrivarono scuole, feste di compleanno, cacce al tesoro.
I primi amori.
Lei non era bellissima, ma aveva quel non so che di speciale. Che la rendeva unica. Magra al punto giusto, con le gambe lunghe, un musino furbissimo e una vivacità simpatica e intelligente.
Bellissimi anni spensierati. Non c'era uomo che non si innamorasse di lei.
Un po' maschiaccia, se ne fregava di queste conquiste. La sua attenzione era sul fare, costruire, ridere e giocare. Non le interessava l'applauso.
E poi basta.
Un capitolo si chiuse.
Successe il fattaccio.
Quel maledetto Lucifero le aveva dato un buffetto sulla spalla. Ma chi lo ha mai creato questo malvagio?
Ma Signore mio, perché hai creato il Male?
Con gli occhi spalancati, meravigliata di scoprire che qualcosa la stava colpendo in maniera violenta, la mia amica non potè sottrarsi alle operazioni varie.
Per togliere "quel brutto male".
Lo chiamano così.
La salvarono, ma la mancanza della sua femminilità interna, rappresentata dall'organo procreatore, la cambiò totalmente.
Senza utero e ovaie si sentiva un ammasso di carne, di ossa, di organi inutili.
Smise di sorridere. Ringraziò non so chi per averle lasciato la vita e la affrontò con una nuova filosofia.
Per lei non vi era più così tanta differenza fra uomini e donne.
Gli uni o gli altri... Come rapportarsi a loro?
Ibrida, iniziò a frequentare persone un po' originali.
La sua enorme vivace curiosità la spinse verso il mondo dei creativi.
Di grande successo.
E andò a vivere con un'"amica".
Sarà stata una vera amica o altro?
Io naturalmente non rientravo più nel suo target.
Ero troppo femmina, avevo troppi figli e facevo troppo la donna.
Non ero alternativa al punto giusto.
E così fu per tanti anni.
Se la incontravo, rimanevo male. Lei così bella, ma insignificante. Che rideva ancora, ma con lo sguardo triste.
In tutti questi anni ne ha fatte di cose. Nel mio immaginario potrei azzardarmi a dire che non si fece mancare niente.
Poi qualche mese fa qualcuno mi colpì sulla testa, nel cuore e mi stracciò l'anima.
Lei, ancora lei... Lei che giocava a nascondino con me!
Le cellule si erano impossessate ancora del suo corpo.
Già. E la dilaniarono.
Belve feroci. Qualcuno cercò di eliminarle, asportandole metà del suo corpo.
Rimase come un lumicino.
Un inutile tentativo di felicità.
E mentre diceva - Mi devo riprendere, quest'estate dove andiamo? - ha girato il viso, ha aperto la bocca e sgranato gli occhi irrigidendosi.
Il suo sguardo vivacetriste se ne era andato. Tutto quel che si poteva vedere non era che un corpo. Rigido. E un corpo rigido diventa un oggetto. Spaventa tanto...
Ho impresso nella mia mente un momento emblematico di tanti anni fa, che mi aveva colpita moltissimo.
Già non facevo più parte del suo vivere, ma capitava di ritrovarsi fra amici.
Era una bella serata.
Si stava tutti bene, chi giocava a carte, chi se la raccontava su, chi mangiava e chi beveva.
A un certo punto l'avevo vista passare davanti a me.
Era sempre lei. Spettinata, ma in ordine. Frettolosa, ma per natura. Piena di amici.
Tra me e me ricordo che ho pensato: - Chissà se le vengono in mente i nostri giochi di bimbe, quando mi vede?
Peró...
C'era qualcosa di strano. E non era la prima volta che mi capitava. Lo sentivo tutte le volte che la vedevo.
Ho ripreso a fare le mie cose. E poi ho focalizzato. Ho capito cosa mi aveva colpito di lei.

"Perché camminando trascinava i piedi?"

4 commenti:

ohan ha detto...

Brioso, cattivo quanto basta. Bello bello, dài

annaccia ha detto...

Ma è "cattivo"? Non voleva esserlo.....

ohan ha detto...

Sono sicuro che l'intenzione poteva esser diversa. L'esito è piuttosto cattivo, né mi pare un'offesa

annaccia ha detto...

Peccato. Volevo soltanto rappresentare il suo disagio interiore. Un disagio verso una vita sfortunata, che però lei viveva più che dignitosamente. E per questo trascinava i piedi. Perchè la sua vitalità invece era "trascinata"... Grazie dei commenti!! Sono emozionata. Non ne ho mai ricevuti..