lunedì 26 settembre 2011

VECCHIO SARAI TU!

"Tze... Vecchio io? Uè nani, guardati allo specchio..."


"Non nascondermi le rughe. Ci ho messo una vita a farmele".
Anna Magnani alla truccatrice.
Una frase passata alla storia, vecchia come il cucù e trita e ritrita, ma attualissima e che racchiude più di una verità. 
E che oggi possono permettersi di dire in tanti.
Anche se non sono famosi.
Anche se fanno parte della gente comune.

Il fatto è che non esistono più gli anziani. O perlomeno (e per dirla un po' con quelle frasi fatte) "Non esistono più i vecchi di una volta!". Tempo fa a 40 anni si era finiti, si era "arrivati". Si era passati.
Ma oggi? Non si fa altro che incontrare ragazzini di 50, 60, 70 e, oltrepassando la razionalità, anche di 80 e di 90 anni.

Il look è cambiato. Senza esagerare troppo si può affermare tranquillamente che dopo gli "anta" (se non prima) di media si dimostrano almeno 10/15 anni di meno di quanto ci si aspetti.
È che la vita odierna è piena di stimoli.


E ci si sente "vivi" e utili sinché si campa. L'età non è più considerata dal punto di vista anagrafico, ma da quello fisiologico. Non ci si arrende più. E il corpo ubbidisce. Resta giovane. Con le rughe di Anna Magnani, ma giovane. Snello. Veloce.
Anche se la qualità della vita è peggiorata.
Se lo smog ammazza e i cibi non sono più genuini.
Massì.
Stimoli e vita.

Il sorriso abbonda sulla faccia degli stolti. Sarà anche vero, però sorridere alza i muscoli facciali, che sono quelli che crollano con il passar del tempo. Non è la ruga a far sembrare vecchi, ma proprio questo cedimento.


Quando arriva allora la vecchiaia? Quando ci si ammala.
Ecco dove la decadenza appare. E non ha età. Si diventa opachi con la malattia. Anche se si è giovinetti. Lo sguardo si spegne e il capello si perde o si opacizza. La pelle cede!
Gli "anta" però fanno ancora paura.
E infatti i portafogli dei chirurghi e centri estetici si riempiono a dismisura.
Ma verrà forse un giorno in cui si potrà dire "Rughe è Bello"?
Ci sarà un momento in cui si potrà tranquillamente godere dei vantaggi conquistati con il passare del tempo?
Certo, quando l'accento sarà sui lati positivi.

E poi i capelli bianchi sono bellissimi. Donano.






Se si conquista questo stato d'animo i vecchi sempreverdi potranno davvero permettersi di riposare senza ansie. Ma di un riposo "vero"... Quello dove si fa un sospirone profondo: "si tira il fiato". Ohhhhhhh.... 

Senza dover correre, perché si è già eliminato l'inutile. Si può godere il proprio status privilegiato. Si sa che possono fare gli altri .
E così il giovane non sarà più un rivale o il ricordo nostalgico di quello che fu.
Un buon paragone utile è quello di immaginarsi le automobili.
C'è la categoria della formula uno, della formula due, della formula tre e... dell'auto storica. De gustibus, ma queste ultime possono essere anche molto, ma molto più belle delle altre.
Ecco. E quindi rugosi senza vergogna. Sereni e positivi.


I signori “anta” tutti nel loro posto tranquillo, mentre laffuori succede il finimondo.
In quel paradiso interiore dove arrivano ansimanti quelli che invece corrono ancora tutto il giorno. Perché devono fare, fare, fare e disfare. Loro che con sguardo sparuto vengono a chiedere consigli. A loro. Che hanno vissuto. Che hanno le rughe parlanti. Che potrebbero raccontarne tante e tante di vicende.


E che sempre più spesso sentiranno udire la supplica di chi non potrà più fare a meno di loro.
"Tu con i tuoi capelli bianchi, tu con la tua saggezza, per favore….
Raccontami una storia...".
TrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalàTrallalà

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