sabato 8 ottobre 2011

LA FINE DELLA FESTA


Jolie Janet oggi ha una strana sensazione.
Che la irrita. Lei sempre allegra, lei la wonder woman. Lei che ha sempre avuto la gioia di vivere.
Oggi Jolie Janet ha la malinconia.
E’ la prima volta che l’autunno le fa provare questa sensazione.
In genere le ha sempre dato un senso di pace. Di tranquillità. Di quella quiete dopo la tempesta.
Il Caos

La sensazione della fine della baldoria. Che poi è la fine dell’estate, dove tutti erano in giro e parlavano e danzavano e urlavano e si muovevano. Senza sosta.
Un po’ tipo “la festa è finita”, quando trovi in giro piatti e bicchieri per terra e disordine sui tavoli. Avanzi di torta e vino rovesciato.
Con il vento come unico accenno di vita, perchè muove la tovaglia e fa volare quel cappellino di carta abbandonato insieme alla trombetta di cartone.
Dove tutto è abbandonato e dove si sentono ancora nell’aria le risate, la musica. Il bailamme inutile, ma che fa parte della vita.
E si è lì. In piedi a osservare. Ma sorridenti, perché è stato bello. Magnifico, divertente e……. per fortuna finito.
Questo era l’autunno, l’inizio dell’autunno, per Janet Jolie.
In questo periodo aveva sempre avuto la sensazione di avere finalmente tempo per pensare. Tempo per raccogliersi e stare con se stessa. Tempo di volare con la fantasia. Di ricordare i baci ricevuti e quelli non dati.
Di immaginarsi la più bella del reame e “pindaricarsi” in fantasie estasianti.
E  continuare quel sorriso, Anzi… ridere da sola. “Senza doverne di niente a qualcuno” (licenza ndr).
Un periodo dove esprimere il proprio trallallare, la propria leggerezza. Quella che salva, perché permette di vivere la vita al di fuori della realtà. Beh.. che certo a volte può far tanto male
 
Insomma… Anche oggi Jolie Janet è lì.
Osserva questi tavoli…
Rimira quel foglietto stropicciato con un numero di telefono...
Raccoglie la prima foglia caduta sui piedi.
Che bellina…
Guarda in alto.
E’ vero, anche gli alberi si assopiscono in qualche modo.
Tacciono!
La voglia c’è. Inizia a danzare in mezzo alle sedie vuote. La sua è sempre stata una musica inebriante. E il pubblico era il migliore mai visto: i signor nessuno. Hehehehehe: il pubblico che non c’era. Ma che era lei.



Le prime note…
La la laaaaa, trallà, trallà. Blin blen blan pum pum…
Occhi chiusi. Movimenti dolci. Aggraziati.
Che meraviglia…

Anche il cuore si riposa un po’.
Il battito rallenta e il respiro… Più profondo.

E poi uno stop.
E il desiderio di riprendere la danza.
Ma le gambe che non si muovono.

Jolie Janet quest’anno è diversa. Ha lo sguardo fisso.
Fisso in un punto. Un punto vuoto.

Perché aveva la malinconia?

Non era pronta per stare con se stessa.
Era meglio il caos, la distrazione.

Jolie Janet cosa c’è?

“C’è che non ci sei più. Ti sto cercando. Da anni. Poi penso di averti trovato e improvvisamente sparisci. E mi guardo intorno. Tante facce che mi osservano. Gente che mi tende la mano. E ti cerco. Ti cerco… Ma tu non ci sei… Sono io che ti chiedo Cosa c’è? Perché?”

E fatti trovare, pirlone! Dai, che danziamo insieme.......
Balliamo il twist.... Geghegeghegeghegè...

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