Jolie Janet oggi ha una strana sensazione.
Che la irrita. Lei sempre allegra, lei la wonder woman. Lei
che ha sempre avuto la gioia di vivere.
Oggi Jolie Janet ha la malinconia.
E’ la prima volta che l’autunno le fa provare questa sensazione.
In genere le ha sempre dato un senso di pace. Di
tranquillità. Di quella quiete dopo la tempesta.
Il Caos |
La sensazione della fine della baldoria. Che poi è la fine
dell’estate, dove tutti erano in giro e parlavano e danzavano e urlavano e si
muovevano. Senza sosta.
Un po’ tipo “la festa è finita”, quando trovi in giro piatti
e bicchieri per terra e disordine sui tavoli. Avanzi di torta e vino
rovesciato.
Con il vento come unico accenno di vita, perchè muove la
tovaglia e fa volare quel cappellino di carta abbandonato insieme alla
trombetta di cartone.
Dove tutto è abbandonato e dove si sentono ancora nell’aria
le risate, la musica. Il bailamme inutile, ma che fa parte della vita.
E si è lì. In piedi a osservare. Ma sorridenti, perché è
stato bello. Magnifico, divertente e……. per fortuna finito.
Questo era l’autunno, l’inizio dell’autunno, per Janet Jolie.
In questo periodo aveva sempre avuto la sensazione di avere
finalmente tempo per pensare. Tempo per raccogliersi e stare con se stessa.
Tempo di volare con la fantasia. Di ricordare i baci ricevuti e quelli non
dati.
Di immaginarsi la più bella del reame e “pindaricarsi” in
fantasie estasianti.
E continuare quel
sorriso, Anzi… ridere da sola. “Senza doverne di niente a qualcuno” (licenza
ndr).
Un periodo dove esprimere il proprio trallallare, la propria
leggerezza. Quella che salva, perché permette di vivere la vita al di fuori
della realtà. Beh.. che certo a volte può far tanto male
Insomma… Anche oggi Jolie Janet è lì.
Osserva questi tavoli…
Rimira quel foglietto stropicciato con un numero di telefono...
Rimira quel foglietto stropicciato con un numero di telefono...
Raccoglie la prima foglia caduta sui piedi.
Che bellina…
Guarda in alto.
E’ vero, anche gli alberi si assopiscono in qualche modo.
Tacciono!
La voglia c’è. Inizia a danzare in mezzo alle sedie vuote.
La sua è sempre stata una musica inebriante. E il pubblico era il migliore mai
visto: i signor nessuno. Hehehehehe: il pubblico che non c’era. Ma che era lei.
Le prime note…
La la laaaaa, trallà, trallà. Blin blen blan pum pum…
Occhi chiusi. Movimenti dolci. Aggraziati.
Che meraviglia…
Anche il cuore si riposa un po’.
Il battito rallenta e il respiro… Più profondo.
E poi uno stop.
E il desiderio di riprendere la
danza.
Ma le gambe che non si muovono.
Jolie Janet quest’anno è diversa.
Ha lo sguardo fisso.
Fisso in un punto. Un punto
vuoto.
Perché aveva la malinconia?
Non era pronta per stare con se
stessa.
Era meglio il caos, la distrazione.
Jolie Janet cosa c’è?
“C’è che non ci sei più. Ti sto
cercando. Da anni. Poi penso di averti trovato e improvvisamente sparisci. E mi
guardo intorno. Tante facce che mi osservano. Gente che mi tende la mano. E ti
cerco. Ti cerco… Ma tu non ci sei… Sono io che ti chiedo Cosa c’è? Perché?”
E fatti trovare, pirlone! Dai, che danziamo insieme.......
Balliamo il twist.... Geghegeghegeghegè...
E fatti trovare, pirlone! Dai, che danziamo insieme.......
Balliamo il twist.... Geghegeghegeghegè...
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