Jolie Janet guarda un posto vuoto.
Una seggiolina modesta, bellina, dove per qualche mese si
era seduto lui.
Sì Lui.
Un lui arrivato per caso.
Che prepotentemente aveva attirato la sua attenzione.
Lo aveva fatto per tutto il primo mese.
Ed era rimasto fisso in quel posto.
Con carta e penna. Con il cuore in mano.
Con passione e fissandola negli occhi.
Un miracolo, forse.
Una bella sensazione.
Una bellissima voce.
Riusciva a trasformare tutto in magia.
Bello!
Poi una mattina non è venuto.
Ma….
Dove era? Dove era???
Eccolo, eccolo…. Era tornato.
Ma era diverso. Distratto.
Ma va… Ma che dici? Non è cambiato niente.
Sono sempre qui. Forse sei tu che non mi vedi.
Passava il tempo e sempre la stessa solfa.
Ci sonoooooo. E non c’era.
Ma non c’era più neppure la magia.
Fino a non comparire più.
Ma che strano.
Dove sarà?
No. No. Ferma. E’ qui. E’ tornato in questo momento…
All’improvviso.
Voglio prenderti la mano, amore.
Mentre eri via mi sono allontanata.
Non pensavo tu potessi tornare..
Ma….. Perché sei sparito?
Io sparito??? Ma non è vero. Son sempre quiiiiiii!
E pufffff….. Via tutto.
Anche la sedia.
E Jolie Janet si sveglia.
Omamma… Era un sogno. Un sognetto ansioso. Prima bello e poi
brutto brutto
Strano però. Nell’aria c’è il suo profumo…
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