sabato 26 febbraio 2011

L'ANELLO E LA BESTIA



Una mano, un anello. E una parola difficile: la sinestesi, ossia come un'immagine riesca a causare sensazioni e percezioni.


L'altro giorno sarà successo a tanti.
Aprire il giornale e.... richiuderlo subito.


Per poi armarsi di coraggio e riaprirlo. Per affrontare ancora ulteriori schifezze. Come se non ce ne fossero già abbastanza.


Faceva effetto quella mano con quell'anello in prima pagina. Con un leone d'oro con la bocca spalancata.


Là, buttata in pole position su tutti i quotidiani. Sola senza il resto del corpo a cui apparteneva.






Come a dire: sono io la forza, il simbolo. La paura! E intorno a lei notizie terribili. Descrizioni di sangue, di urli, di cattiverie. Di "ruggiti" minacciosi. Si materializzava poi successivamente in un corpo e una voce. Ma sì, era quel Gheddafi col turbante.
Riconoscibile subito. Quello "cattivo". Quel viso severo, irremovibile. Con l'espressione di chi è abituato a voler far paura.

Che brutta giornata.
Che notizie tristi e che sconforto.

In tanti saranno tornati a fissare la mano con l'oro.
Anche perché smuoveva qualcosa dentro.

Accanto alle tragiche immagini e orribili notizie esprimeva malvagità. Una malvagità forte, potente.
Quel leone sembrava trasformare la mano di chi lo portava. Quel ruggito silente, quel risplendere che soltanto l'oro ti può dare, sembrava avere il potere di rendere immortale.

E in quel caso c'erano un anello, un pugno, un uomo. Un dittatore.
La paura.

Cosa direbbe Bilbo Baggins? E Gollum?
"La Trilogia dell'anello" di Tolkien.

Loro sì che la sanno lunga.

Una mano e un anello.
Una semplice immagine che assume significati forti.
Quali sono gli esempi da citare?

Son lontani dalla provocazione di oggi, ma altrettanto reali.

A dito degli sposi... Una promessa.
Nella mano sinistra dedizione all'interiorità.
Nella destra all'azione.
Su ogni dito le attitudini.

Ahhh, quel leone più lo si guardava e più riassumeva in sé le mille notizie.

La rivoluzione. Il tiranno. Il male. Quella cosa che si vorrebbe contrapporre al bene.

Chiudi, apri, leggi e rileggi.

E sempre in primo piano quell'immagine.

Che però sembrava non far tornare i conti. A un certo punto faceva pensare che qualcosa non quadrava.
A furia di trovarsela sbattuta in faccia faceva smuovere qualcosa dentro.

Poi qualcuno ha compreso...
All'improvviso si son visti comparire un'altra immagine. Un'altra mano con un altro diversissimo anello.

Era aperta. Era buona. Rassicurava.

Intorno a lei c'era un omino bianco che benediceva e predicava la pace.
Sempre con una mano e un anello.

Ecco allora due mani, due anelli. E due persone talmente agli antipodi che già nominarle insieme potrebbe essere un sacrilegio!

Ma in ogni caso erano il Bene e il Male.

Ormai c'erano e anche se soltanto poste lì per aria, da sole facevano e fanno battere forte il cuore.

Anna Scolari



1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissime parole, hai descritto in pieno ciò che molta gente avrà sicuramente pensato... BRAVA!